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Verona e Treviso campioni assoluti, l’assessore all’agricoltura della Regione: “Supereremo le incertezze e punteremo alla qualità”

Oltre 13 milioni di quintali di uva per quasi 11 milioni di ettolitri di vino, con un export di 1,6 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno: questi sono i numeri lussureggianti dell’anno appena concluso presentati da Veneto Agricoltura, Regione Veneto e Avepa. Numeri che nonostante le incertezze che si stagliano all’orizzonte – proprio oggi infatti si deciderà il destino vinicolo italiano negli Usa – raccontano un settore in buona salute.

“Il comparto vitivinicolo veneto, ormai da diversi anni, sta procedendo come una locomotiva e i numeri presentati oggi lo confermano. – ha commentato l’assessore all’agricoltura della Regione, Giuseppe Pan, – Non mancano le preoccupazioni, che in questo momento si chiamano principalmente dazi USA e Brexit. Fondamentale per superare le eventuali future incertezze dei mercati sarà il saper fare squadra, continuando a puntare sulla qualità del prodotto nel rispetto dei disciplinari. Certamente non ci sarà spazio per i “furbetti” che fanno perdere credibilità al comparto”.

Così Pan ha introdotto i lavori del terzo e ultimo focus del Trittico Vitivinicolo Veneto, evento promosso da Veneto Agricoltura e Regione con Avepa, che si è tenuto lo scorso 9 gennaio a Lonigo (VI) e che ormai da molti anni richiama una larga rappresentanza del mondo vitivinicolo regionale.

Da parte sua, il Commissario di Veneto Agricoltura, Alberto Negro, ha ricordato che “il Trittico rappresenta l’unica iniziativa del genere in Italia (e forse in Europa), fortemente apprezzata dal vitivinicolo veneto: tre focus, a gennaio, giugno e agosto, che tengono monitorato il comparto regionale del vino nelle diverse stagioni dell’anno. Fintantoché gli operatori ci chiederanno questi momenti di confronto, Veneto Agricoltura e la squadra regionale del Trittico, continuerà a proporli, cercando anche di anticipare le loro richieste”.

Luca Furegon di Avepa e Nicola Barasciutti della Direzione Agricoltura della Regione Veneto hanno evidenziato che i sistemi “Verona” e “Treviso” si confermano campioni del vitivinicolo veneto, sia per superficie dedicata che per quantità di uva prodotta. Il Prosecco continua a dominare la graduatoria delle prime 10 DO, cioè Denominazioni di Origine (DOCG, DOC e IGT) regionali, con oltre 4 milioni di quintali di uva raccolta nel 2019 su una superficie complessiva di ben 35.677 ettari (in calo del -12,41% rispetto al 2018). Ottima anche la performance delle DO Soave (+17,48%) e Venezia (+50,44%), quest’ultima salita dal 9° al 6° posto della classifica.

Nel Veneto, comunque, si fa anche qualità. Basti pensare che degli oltre 13 milioni di quintali di uva raccolta nel corso dell’ultima vendemmia quasi 9 milioni (8.942.886) sono costituiti da uva DOC (Denominazione di Origine Controllata), 1.433.849 quintali DOCG (Denominazione di Origine Controllata Garantita) e 2.312.695 IGT (Indicazione Geografica Tipica). Trasformati in vino, sono stati prodotti 6.877.755 ettolitri di DOP bianco, 968.444 DOP rosso, 1.467.663 IGP Bianco e 932.053 IGP Rosso. I restanti 700mila ettolitri sono costituiti da vino da tavola e varietale.

Tornando all’export di vino, “il Veneto – ha sottolineato Antonella Trabuio del Sistema Statistico Regionale – si conferma prima Regione italiana (Piemonte, Toscana e Trentino-Alto Adige seguono a distanza siderale) e quarta potenza mondiale dopo Francia, Italia e Spagna”.