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Gli Stati Uniti graziano i vini italiani che non saranno colpiti dai dazi americani.

Salvi quindi Prosecco e Pinot Grigio oltre ai nobili rossi veronesi, Valpolicella e Amarone – afferma Coldiretti Veneto – che trainano l’export nazionale in USA pari a 1,5 miliardi di euro. Un terzo delle bottiglie sugli scaffali americani è veneta –specifica Coldiretti – metà delle quali è spumante.

Si tratta di una notizia importante – commenta il presidente di Coldiretti Veneto Daniele Salvagno – che va incontro ad un settore strategico per il Veneto dove proprio la Glera (vitigno per la produzione di Prosecco DOC, Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG e Prosecco Colli Asolani DOCG) fa la parte del leone occupando una superficie vitata pari a 36 mila ettari e, a seguire, il Pinot Grigio con 16.147 ettari.

Nella black list invece entrano i vini e alcuni brandy francesi e tedeschi che saranno aggiunti all’elenco dei prodotti tassati a partire dal 12 gennaio 2021.

La guerra commerciale che contrappone l’Unione Europea agli Stati Uniti nella disputa sugli aiuti al settore aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus sulla quale è intervenuto anche in Wto autorizzando prima gli usa e poi l’Ue ad applicare dazi si arricchisce, dunque, di un nuovo capitolo.

A far scattare la nuova ritorsione – precisa la Coldiretti – sono state le tariffe aggiuntive europee entrate in vigore il 10 novembre scorso sui prodotti Usa del 15% per gli aerei che salgono al 25% su ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate americane insieme a trattori, consolle e video giochi. Una misura autorizzata dal Wto dopo che gli Usa avevano deciso dal 18 ottobre 2019 in Usa una tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall’Italia e dall’Unione Europea, per iniziativa di Donald Trump. “Nella rete dei dazi – spiega Daniele Salvagno – sono già finiti Grana Padano e Asiago insieme ad altre specialità, casearie e non, come Gorgonzola, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori, amari e limoncello”.

“Con l’elezione del nuovo presidente Usa Biden occorre ora avviare un dialogo costruttivo ed evitare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia – sostiene il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – gli Stati Uniti sono il primo mercato extraeuropeo per i prodotti agroalimentari tricolori per un valore che nel 2019 è risultato pari a 4,7 miliardi, con un ulteriore aumento del 2,8% nei primi nove mesi del 2020”.

Fonte: Coldiretti Veneto